Per quanto riguarda il grande tema del contrasto ai cambiamenti climatici, l’assorbimento della CO2 è una delle pratiche più efficaci da considerare, nonostante sia ampiamente sottovalutata.
Assorbire l’anidride carbonica al suolo consente infatti di ridurre una quota importante di gas serra.
La riduzione delle emissioni a monte è certamente la prima cosa, ma in assenza di un assorbimento a valle le cose rischiano di non essere particolarmente efficaci.
Come stiamo per vedere, ci sono alcuni elementi naturali che possono assorbire la CO2 molto efficacemente.
Qualora questi elementi naturali fossero integrati nella pratica corrente, potremmo avere a disposizione un’arma biologica straordinaria per contrastare i cambiamenti climatici.
Questo andrebbe implementato proprio a partire dalle aree dove gli effetti del clima stanno determinando le peggiori conseguenze.
Assorbimento Della CO2 Con Il Biochar
Uno degli additivi naturali più efficaci per aumentare la capacità di assorbimento del suolo della CO2 è proprio il Biochar.
Abbiamo già incontrato alcune delle straordinarie virtù di questo additivo naturale.
Esso è in grado sia di ridurre l’inquinamento in presenza di specifici inquinanti, sia di assorbire una importante quota di CO2 al suolo.
Il movimento mondiale della agroecologia sta lavorando molto bene con il Biochar (così come anche con la roccia vulcanica polverizzata) per aumentare i tassi di assorbimento della CO2.
Molti progetti sono in corso e si realizzano proprio a partire dalle aree più critiche del pianeta.
Assorbimento Della CO2 Come Opportunità Per L’Economia Circolare
Il Biochar è il risultato della pirolisi di alcune biomasse, il che rappresenta una grande opportunità ambientale.
Infatti, si capisce come la produzione energetica da un lato e il contrasto ai cambiamenti climatici dall’altro siano sempre più strettamente connessi tra di loro.
In particolare, si può produrre il biochar e successivamente applicarlo per assorbire la CO2, subito dopo aver prodotto energia da fonti più ecologiche rispetto a quelle fossili.
Ovviamente anche la produzione del biochar non è esente da effetti collaterali e problemi da risolvere.
In questo contesto, utilizzare il prodotto finale della pirolisi delle biomasse per sequestrare il gas serra al suolo rappresenta un ottimo vantaggio.
Quale Biochar Per Un Efficace Assorbimento Della CO2
Esistono vari tipi di biochar.
A seconda delle biomasse pirolizzate c’è quindi la possibilità di produrre diversi tipi di questo additivo naturale.
Ciascuno di essi può essere utile per intervenire in condizioni anche profondamente diverse le une dalle altre.
Tenendo come obiettivo finale un’efficace assorbimento della CO2 al suolo, si può produrre un particolare Biochar che deriva dalla mescolanza di 2 ingredienti.
Si tratta dei rifiuti alimentari e dei rifiuti legnosi, mescolati tra di loro in diverse proporzioni.
Un Assorbimento Della CO2 Aumentato Grazie Al Biochar
Per ottenere il massimo assorbimento della CO2 possibile, è necessario aggiungere qualcosa al Biochar da utilizzare.
In particolare, si tratta di attivare questo additivo naturale con un pre-trattamento a base di idrossido di potassio (KOH).
Si tratta di un aspetto particolarmente importante.
Quando si utilizza il Biochar per scopi ambientali, il pre-trattamento è spesso determinante per aumentarne le capacità di risanamento ambientale.
In questo caso, il risultato è decisamente soddisfacente.
L’Efficacia Del Biochar Modificato Per L’Assorbimento Della CO2 Al Suolo
Le evidenze hanno dimostrato che il Biochar ottenuto con il 20% di rifiuto alimentare e l’80% di rifiuti del legno ha la maggiore capacità di assorbimento della CO2 al suolo.
Una percentuale di rifiuti alimentari superiore al 20% non consente un ottimale assorbimento della CO2.
La presenza dell’azoto e dello zolfo sulla superficie delle particelle del Biochar è fondamentale per ottenere un buon risultato in termini di assorbimento della CO2.
Tuttavia, il trattamento con idrossido di potassio consente di andare persino oltre.
Un Assorbimento Diverso, Con Biochar Diversi
Grazie al pretrattamento con idrossido di potassio, la struttura del biochar si modifica.
In particolare, la presenza di un aumentato numero di micropori, dovuta alla attivazione da parte del KOH, determina un significativo incremento di assorbimento della CO2.
Questo però accade soltanto per un particolare tipo di biochar.
Tale evidenza dimostra che si possono usare diverse tipologie di questo additivo naturale per lo scopo.
Ancora una volta, sarà il contesto a determinare quale.
Una Diversa Efficacia Per L’Assorbimento Della CO2
Questo è un aspetto molto interessante.
In precedenza abbiamo notato come il Biochar ottenuto con il 20% di rifiuti alimentari e l’80% di rifiuti del legno garantisca il maggior assorbimento della CO2.
Tuttavia, anche il Biochar composto con il 40% di rifiuti alimentari ed il 60% di rifiuti del legno, può ottenere ottimi risultati.
Questo accade grazie agli effetti del pretrattamento con KOH.
Quindi, a seconda della situazione contingente, è possibile decidere di utilizzare l’uno o l’altro tipo di additivo, anche in relazione alla possibilità di attivarlo con l’idrossido di potassio.
Una Strategia Diversificata Per L’Assorbimento Della CO2
Abbiamo dunque due tipi di Biochar che risultano particolarmente utili per assorbire la CO2 al suolo.
Il primo è quello caratterizzato dal 20% di rifiuti alimentari.
Questo tipo di biochar può essere utilizzato dal quale, anche senza un pre trattamento con idrossido di potassio.
In assenza di questo pre trattamento, comunque, non si deve superare la quota del 20% della componente di rifiuti alimentari all’interno della mistura che produrrà il biochar risultante.
Altrimenti, si rischia di perdere parzialmente o totalmente la possibilità di sequestrare l’anidride carbonica al suolo.
Una Soluzione Duttile E Molto Versatile
In presenza di pre-trattamento con idrossido di potassio, è possibile aumentare la percentuale di rifiuti alimentari all’interno della mistura.
Quindi, è possibile aumentare il ventaglio di potenziali applicazioni per questa soluzione, sulla base della disponibilità degli ingredienti da utilizzare.
Ci sono anche delle importanti implicazioni dal punto di vista dell’economia circolare.
Siamo di fronte infatti ad una soluzione in grado di intervenire anche sullo smaltimento di due categorie di rifiuti particolarmente complessi ed ingombranti.
Assorbimento Della CO2 e Spreco Alimentare
Questa è una prospettiva decisamente interessante.
Basti pensare a tutte le tonnellate di rifiuti alimentari, inclusi quelli che diventano rifiuto senza essere consumati (spreco alimentare)
Facendolo, si capisce come l’utilizzo a scopi ambientali, in particolare per l’assorbimento della CO2, di questa vera e propria risorsa sia sempre più fondamentale.
Inoltre, anche i rifiuti del legno sono particolarmente importanti nell’ambito di un’economia circolare, senza omettere il ruolo ruolo cruciale nell’ambito di alcune emergenze di grande impatto (dagli incendi alle esondazioni dei fiumi).
Coniugare queste due categorie di rifiuti nell’ottica di un obiettivo importante come l’assorbimento della CO2 al suolo è una strategia vincente per molte ragioni.
Quando L’Assorbimento Della CO2 Diventa Conveniente
A seconda della situazione contingente, è possibile quindi utilizzare l’uno o l’altro tipo di Biochar per assorbire la CO2 al suolo.
Questo dipende anche dalla disponibilità del prodotto con cui effettuare il pretrattamento, vale a dire l’idrossido di potassio.
Tuttavia, c’è un particolare tipo di Biochar, tra quelli visti in precedenza, che rende questa soluzione ancora più conveniente sul piano ambientale ed economico.
Si tratta della possibilità di riciclare il Biochar già utilizzato prima, per il medesimo scopo.
Riciclare iI Biochar Per Assorbire CO2 In Modo Ancora Più Continuo
Si tratta in particolare del Biochar ottenuto con il 40% di rifiuti alimentari ed il 60 per cento di rifiuti che derivano dal legno.
Questo additivo naturale ha dimostrato di poter essere riciclato per oltre il 99% in 10 cicli consecutivi di assorbimento.
In altre parole, è possibile utilizzare questo Biochar per assorbire CO2 al suolo per 10 volte consecutive.
L’idea è quella di effettuare un ciclo di assorbimento della CO2 e successivamente fare in modo che la CO2 si stacchi dal Biochar.
Così facendo, lo stesso additivo naturale in precedenza impiegato può essere riutilizzato.
Una Soluzione Ecologica Per L’Assorbimento Della CO2
Si fa un gran parlare di tecnologie e progetti per il sequestro della CO2 ed anche per il suo stoccaggio, come nel caso della CCS (Carbon Capture and Storage).
Senza entrare nei dettagli tecnici, è comunque evidente che sequestrare la CO2 e stoccarla in blocchi di cemento in fondo al mare non ne determina una valorizzazione ambientale.
Fermo restando che la prima intenzione nei confronti della CO2 dovrebbe essere il riciclo, anche il suo assorbimento al suolo va praticato in modo diffuso.
Una grande opportunità per il settore agricolo
Spesso finisce sul banco degli imputati per questioni legate al suo impatto diretto ed indiretto sull’ambiente.
Si tratta del settore agricolo che, al contrario, ha la possibilità di diventare un vero “eroe” della sostenibilità e dell’ecologia, proprio in materia di sequestro dei gas serra al suolo.
Questo è possibile partendo dal fatto che il Biochar è uno tra i migliori ammendanti disponibili per l’agricoltura.
Un suo impiego per scopi ambientali e climatici, quindi, conferirebbe a tutto il comparto agricolo una grande funzione ambientale.
Conclusioni
Il cambiamento climatico è una realtà ed il genere umano ha delle importanti responsabilità, per almeno due ragioni.
La prima ragione è quella di un contributo diretto, da parte dell’attività antropiche, al cambiamento climatico stesso.
La seconda ragione è una sorta di “omissione di soccorso”, per la mancanza di un recupero delle aree che sono state già colpite da molti effetti dei cambiamenti climatici.
La polemica a cui spesso si assiste sul contributo del genere umano alla determinazione dei cambiamenti climatici non ha ragione di esistere.
Indipendentemente dalle colpe, che comunque ci sono, è importante agire nel più breve tempo possibile per recuperare i danni causati dall’incuria degli anni precedenti.
In questo, aumentare le capacità di assorbimento della CO2 da parte dei suoli è un imperativo a cui non dobbiamo sottrarci.