Fior Di Loto: Un’Opzione Molto Speciale Contro L’Inquinamento

Basterebbe cominciare ad organizzare una serie di piante floreali nell’acqua, per avere ragione di alcuni inquinanti anche molto pericolosi: in tale caso, il fior di loto sarebbe tra queste.

Andiamo alla scoperta di un fiore spesso ricordato per motivi che nulla hanno a che vedere con il suo profilo ambientale e, men che meno, con le sue capacità di intervenire nei confronti dell’inquinamento.

Tuttavia, nel contesto di strategie e soluzioni al 100% ecologiche per contrastare la presenza di molti inquinanti ambientali, un fiore come questo non deve essere dimenticato.

In precedenza, abbiamo incontrato alcuni elementi naturali con peculirità che li rendono “specialisti” nei confronti dell’inquinamento, come nel caso della calendula.

Anche il cardo selvatico è utile per agire nei confronti di un rischio specifico, tuttavia, oggi, scopriamo una ulteriore proprietà che va sempre tenuta in considerazione.

Si tratta di avere a disposizione strumenti (naturali) in grado di funzionare bene anche in presenza di fattori in grado di compromettere l’efficacia degli interventi di rimozione dell’inquinamento.

Un rischio molto concreto e diffuso, che va conosciuto e superato.

Fior di loto come strumento per assorbire in modo selettivo il pericoloso fenantrene

Fior Di Loto: Quello Che Non Si Dice

Il fiore di loto è certamente uno dei fiori più conosciuti al mondo, anche se non per le sue virtù ambientali.

Particolarmente usato per scopi di medicina tradizionale, ha trovato e trova ancora oggi ampio spazio come rimedio per la febbre, la tosse, senza contare l’applicazione come cardiotonico e migliorativo della circolazione.

E’ un fiore sacro per induisti e buddhisti, con una storia millenaria, che spazia tra diverse culture e persino la letteratura antica lo presenta sotto vari aspetti.

Tuttavia, è abbastanza poco noto per le sue capacità di risanamento ambientale.

Infatti, il fior di loto è uno dei fiori con la maggiore capacità assorbente, in riferimento ad alcuni inquinanti.

Questa sua particolarità generale lo rende utile all’applicazione in particolari contesti, anche in ragione del fatto che nasconde una seconda proprietà molto utile ai fini di una maggiore efficacia dell’azione anti-inquinamento.

Il fiore di loto ha ottime capacità di assorbimento dell'inquinamento - immagine trunggom @Pixabay
Il fiore di loto ha ottime capacità di assorbimento dell’inquinamento – immagine trunggom @Pixabay

Fior Di Loto In Presenza Di Fenantrene: Un’Occasione Da Non Perdere

Uno dei composti nei confronti dei quali il fior di loto ha dimostrato ottime capacità assorbenti è il fenantrene.

Si tratta di un idrocarburo abbastanza ubiquitario, il che certo non è una buona cosa: come molti altri idrocarburi policiclici aromatici (IPA) può determinare gravi conseguenze per ambiente e salute.

Rimuoverlo dall’acqua, ad esempio, è un imperativo, in quanto può determinare molti problemi sia alla fauna ittica che, conseguentemente, alla catena alimentare.

Di derivazione petrolchimica, può servire per svariati usi, dall’industria della carta a quella dei coloranti, passando persino per quella degli esplosivi.

Sul piano della protezione degli ecosistemi, il primo “comandamento” è sempre quello di limitare la sua emissione.

Tuttavia, poiché (checché se ne dica) una certa quota di fenantrene viene comunque rilasciata nell’ambiente, è essenziale disporre di barriere naturali dislocate sul territorio per rimuoverlo nel modo più efficace possibile.

Il fiore di loto ha un comportamento particolare in presenza di co-contaminazione - immagine Traveling_Around_China @Pixabay
Il fiore di loto ha un comportamento particolare in presenza di co-contaminazione – immagine Traveling_Around_China @Pixabay

Fior Di Loto, Fenantrene E Nutrienti In Acqua: Un Caso Complicato

La prima capacità importante del fior di loto è, dunque, quella di poter assorbire bene il fenenantrene.

Va ricordato che questo composto è poco solubile in acqua quindi la cattura avviene dai sedimenti, ove spesso il fenantrene si deposita.

Tuttavia, quando nell’acqua si trovano anche nutrienti in buona quantità ed in particolare azoto e fosforo, potrebbe verificarsi un effetto di “competizione” tale da ridurre l’efficacia dell’assorbimento.

Questo accade in presenza di svariati elementi naturali deputati all’assorbimento degli inquinanti dall’acqua.

E’ proprio qui che entra in gioco il valore del fiore di loto.

Infatti, nonostante la presenza dei nutrienti, che fanno da potenziale “fattore di confondimento” per l’assorbimento, in questo caso l’azione anti-inquinamento si svolge correttamente.

In pratica, il fior di loto è in grado di “escludere” selettivamente i nutrienti e concnetrare totalmente l’azione sul fenantrene, per rimuoverlo con costanza.

Un intervento di risanamento ambientale con questo fiore può durare anche 2 anni ed oltre - immagine coltsfan @Pixabay
Un intervento di risanamento ambientale con questo fiore può durare anche 2 anni ed oltre – immagine coltsfan @Pixabay

Un Intervento Che Può Durare Anni

Questa caratteristica del fiore di loto lo rende particolarmente adatto per interventi di rimozione costante e progressiva del fenantrene dall’acqua.

Infatti, l’assorbimento può essere costante e continuo per almeno 2 anni dopo la piantumazione nel sito oggetto di intervento.

Questo è importante per due motivi, che ampliano le possibilità di azione in questi casi.

Prima di tutto, il fiore può essere usato per intervenire in aree particolarmente “critiche”, nei confronti delle quali è importante agire presto e con una certa efficacia ed efficienza.

In seconda battuta, il fiore di loto può fare da efficace “barriera protettiva” alla potenziale estensione del problema, a seguito di eventi che possono portare il fenantrene all’esterno dell’area di prima ricaduta.

In presenza di zome umide o avendo la possibilità di costruirne per limitare la diffusione dell’inquinamento, questa opzione è sempre da tenere in alta considerazione (fatta salva la necessità di controllare la diffusione del fiore e la sua adattabilità al contesto ambientale).

Una distesa di fiori del tipo Zhongguo Hong Beijing - immagine Happyman_noom @Pixabay
Una distesa di fiori del tipo Zhongguo Hong Beijing – immagine Happyman_noom @Pixabay

Un Particolare Tipo Di Fiore Di Loto Funziona Meglio

Questo è un aspetto di ulteriore interesse.

Quando si pensa al fiore di loto, infatti, l’immagine corre al classico fiore che si erge dall’acqua, con la sua tipica forma.

Tuttavia, ci sono vari tipi di fiore di loto o, per dirla meglio, diverse “cultivar”, che si comportano in modo simile, ma con alcune differenze.

Nel caso di oggi, si è identificato che proprio una particolare cultivar di fiore di loto fa meglio, in presenza di fenantrene.

Si tratta della varietà “Zhongguo Hong Beijing” (ZHB), anche in considerazione del fatto che il progetto di riferimento su questa soluzione arriva dalla Cina.

Questa cultivar è particolarmente in grado di assorbire e traslocare il composto, che si rileva in grandi quantità sia a livello delle foglie sia, soprattutto, a livello dei petali del fiore.

Tale scoperta deve far riflettere sul fatto che, in altre zone del pianeta, simili o persino migliori risultati potrebbero essere ottentui anche con cultivar diverse (la strategia è simile, ma gli strumenti specifici possono essere diversi).

A seconda dell'obiettivo finale, si possono posizionare i fiori in modo diverso - immagine Nature_nomad @Pixabay
A seconda dell’obiettivo finale, si possono posizionare i fiori in modo diverso – immagine Nature_nomad @Pixabay

L’Andamento Dell’Intervento Nel Corso Del Tempo

Il fiore di loto è stato testato lungo un arco di tempo di 2 anni, nel corso dei quali si è notata una importante differenza.

Partendo da una concentrazione di fenantrene di 0.46 mg/Kg nei sedimenti, la maggior parte dell’assorbimento si è verificato nel corso del primo anno di attività.

Infatti, il livello medio di composto assorbito nel primo anno è stato di 3.14 mg/Kg.

Durante il secondo anno, l’assorbimento medio è stato invece di 1.63 mg/Kg.

Questo è importante perché, sulla base dei possibili riscontri, anche la strategia deve necessariamente variare.

Un intervento prolungato nel tempo, che duri 2 anni o persino di più, non è pertanto compatibile con contesti ambientali di continua emissione di fenantrene nell’acqua.

Al contrario, per risolvere gradualmente il problema in aree (es. abbandonate) che non hanno una sorgente attiva di contaminazione, il lavoro può procedere indisturbato.

Il fior di loto concentra il fenantrene soprattutto nelle foglie e nei petali - immagine Lancier @Pixabay
Il fior di loto concentra il fenantrene soprattutto nelle foglie e nei petali – immagine Lancier @Pixabay

La Capacità Di Escludere I Nutrienti

Come accennato prima, la presenza dei nutrienti, in particolare azoto e fosforo, possono teroicamente rappresentare un fattore di confondimento e diminuire l’efficacia dell’assorbimento del fenantrene.

Questo però, con la cultivar ZHB, non accade, perché sia azoto che fosforo sono quasi completamente esclusi dal fiore di loto.

Ciò significa che, sebbene in presenza di questi nutrienti, il fiore non li assorbe (per la precisione, ne assorbe in minime quantità) e questo non crea problemi all’assorbimento del fenantrene.

Un grande vantaggio per gli interventi di rimozione dell’inquinamento, che possono dunque avvenire anche in presenza di un quadro di co-contaminazione.

Questa importante capacità del fior di loto è stata ulteriormente approfondita, così da poter rendere prevedibile (e replicabile) il comportamento del fiore in presenza di specifici quadri di contaminazione ambientale.

Il fiore di loto è particolarmente importante in casi di contaminazione complicata dalla presenza dei nutrienti - immagine Engyn_Akyurt @Pixabay
Il fiore di loto è particolarmente importante in casi di contaminazione complicata dalla presenza dei nutrienti – immagine Engyn_Akyurt @Pixabay

Fiore Di Loto E Co-Contaminazione

In presenza sia di fenantrene che di azoto e fosforo, c’è un rapporto di proporzionalità inversa tra l’assorbimento dell’uno e quello degli altri.

Studi e svariate prove pratiche effettuate in idroponia (coltivazione in assenza di suolo, cioè sedimento, in questo caso) hanno dimostrato quanto segue.

Quando fenantrene e nutrienti sono presenti nello stesso contesto, il fior di loto assorbe quasi esclusivamente l’idrocarburo.

Azoto e fosforo non sono totalmente esclusi, tuttavia la loro presenza è minima.

C’è poi un fatto interessante da ricordare: questa proporzionalità negativa tra le due categorie di inquinanti è più accentuata quando il fenantrene è presente in determinate concentrazioni.

In particolare, ciò si verifica in presenza di una concentrazione di 1.0 mg/L ed anche per livelli inferiori (e fino a) 0.5 mg/L.

Il riferimento è alle prove effettuate in idroponia, quindi non è garantito che ciò si verifichi anche in condizioni reali.

Comunque, concentrazioni diverse determinano un rapporto diverso tra fenantrene e nutrienti.

Il fenantrene minaccia la vitalità del fiore in molti casi - immagine JJChoi @Pixabay
Il fenantrene minaccia la vitalità del fiore in molti casi – immagine JJChoi @Pixabay

Gli Effetti Dell’Inquinamento Sul Fiore

Ragionare sulle concentrazioni e sul rapporto tra fenentrene e nutrienti è importante anche per un altro motivo.

Infatti, nonostante il buon assorbimento che il fiore di loto ha dimostrato, appaiono visibili segni di sofferenza quando i livelli dell’idrocarburo si aggirano intorno a 1.0 mg/L.

In particolare, tali segni di sofferenza sono i seguenti:

  • Riduzione del numero complessivo delle radici (72.6% dei casi)
  • Riduzione della lunghezza della radice maggiore (75.8% dei casi)
  • Riduzione altezza complessiva (34.6% dei casi)

Questo significa che, nonostante il buon assorbimento, il fenantrene agisce nei confronti del fiore di loto riducendone la velocità di crescita e la biomassa.

Ecco perché è molto importante conoscere le concentrazioni iniziali e, cosa persino più importante, se questi valori possono subire variazioni nel tempo.

Ecco un'altra buona opportunità per depurare l'acqua in modo ecologico e naturale - immagine josibo @Pixabay
Ecco un’altra buona opportunità per depurare l’acqua in modo ecologico e naturale – immagine josibo @Pixabay

Un’Altra Opportunità Per Depurare L’Acqua In Modalità Ecologica

Pur con le avvertenze considerate sopra, il fior di loto rientra nel gruppo delle piante floreali con ottimo potenziale per depurare l’acqua in modalità low-cost.

Come in altri casi, si tratta di una soluzione utile che per dare il meglio va inserita nel contesto di una più ampia strategia.

Una strategia che tenga conto, per esempio, della possibilità di agire nei confronti di metalli e nutrienti, magari realizzando l’intervento nello stesso momento.

Questo dipende dal contesto e risulta particolarmente valido in presenza di attività industriali legate alla petrolchimica od altri settori che hanno rilasciato in passato il fenantrene nell’ambiente.

Il tema della co-contaminazione, anche dovuta alla presenza di inquinanti molto diversi tra loro, rende ragione di affinare sempre più anche gli approcci totalmente ecologici.

Un settore molto interessante, che tuttavia necessita di una particolare cura, soprattutto quando si effettuano interventi ambientali cruciali con l’uso di piante invasive.

Il fiore di loto aggiunge una risposta alle molte domande (spesso rimaste inascoltate) in materia di depurazione delle acque in modo ecologico, 100% naturale e che può cominciare subito.

Fior di loto come strumento per assorbire in modo selettivo il pericoloso fenantrene

Conclusioni

Usare il fiore di loto per intervenire su un pericoloso idrocaburo, molto diffuso, fornisce l’occasione per riflettere ancora una volta su un tema controverso.

Si tratta dell’opportunità (o meno) di intervenire rapidamente e costantemente, anche sfruttando elementi invasivi e/o generalmente utili per altri fini.

Ancora una volta è il contesto a definire quali soluzioni adottare: in questo particolare caso, la presenza dei nutrienti come azoto e fosforo diventa la chiave per decidere il da farsi.

Sapendo come questo fiore può comportarsi in natura, la decisione deve dipendere dal rapporto tra costi e benefici ambientali.

In tutti i casi, la possibilità di azionare una soluzione così selettiva e specifica, per di più indirizzata ad un inquinante così pericoloso, rappresenta un’opzione da considerare sempre fino all’ultimo.

La natura ci fornisce strumenti per intervenire e, dati i tempi che stiamo vivendo, gli elementi naturali devonos empre essere la prima opzione.