Quando si pensa alle soluzioni naturali per fronteggiare questioni molto rilevanti, d’ora in poi si aggiunga anche la pianta della Calla, di cui si è scoprto uno straordinario valore ambientale.
Il tema nei confronti del quale la pianta si è dimostrata particolarmente efficace è davvero importante e diffuso.
Ancora peggio, la sua ingombrante presenza non accenna a dimunuire, anzi, a seguito di una maggiore complessità dei prodotti utilizzati nel settore, sta addirittura aumentando: si tratta della presenza dei farmaci nell’ambiente.
In particolare, la soluzione di oggi si indirizza alla presenza ambientale di farmaci anche usati in veterinaria, cosa che estende notevolmente la portata del problema.
Tra questi ce n’è uno in particolare che viene preso ad esempio sia per i suoi effetti ambientali, sia per il destino che dimostra di seguire una volta liberato sul territorio.
Tuttavia, da oggi c’è una possibilità in più per limitare e, possibilmente, rimuovere il rischio.
Ancora una volta, grazie ad una “bella” (letteralmente) soluzione naturale.
Pianta Della Calla: Oltre La Funzione Ornamentale
Ci sono molte piante ornamentali in grado di fare un buon lavoro nei confronti dell’inquinamento ambientale.
Alcune sono specifiche, altre sono più “generaliste”: alcune, come ad esempio il Cumino nero, forniscono una serie molto nutrita di elementi (dai semi alle foglie, così come l’intera pianta) da usare contro svariati inquinanti possibilmente presenti sul territorio.
La pianta della Calla è famosa nel mondo per la sua bellezza e per i colori accesi dei suoi fiori.
Tuttavia, oggi, è possibile inserirla nel gruppo (già abbastanza nutrito) di piante ornamentali con una grande utilità per l’ambiente e la protezione della salute pubblica da un grave rischio ambientale.
Una Piantumazione Strategica Per La Pianta Della Calla
Il denominatore comune delle soluzioni naturali basate sull’uso delle piante è costituito dalle condizioni di vita in presenza degli inquinanti ambientali.
Anche nel caso della Calla, prima di tutto è necessario capire in presenza di quali inquinanti può crescere.
Ad essere precisi, questa non è una condizione sufficiente per stabilire se il suo utilizzo possa essere raccomandato.
Perché sia così, è necessario che la pianta assorba in modo efficace gli inquinanti e non li rilasci, indipendentemente dalle condizioni ambientali dell’intorno.
Cosa che potrebbe (teoricamente) accadere, ecco perché non si può escludere la necessità di inserire anche la pianta della Calla nel contesto di una strategia molto più ampia.
I Farmaci Nell’Ambiente: Il Caso Della Enrofloxacina
Qusto farmaco, bannato dal 2005 negli Stati Uniti per quanto riguarda l’uso negli allevamenti avicoli, è (o dovrebbe essere) sotto la lente di ingradimento per diversi ed importanti motivi.
Non entriamo nei dettagli delle sue caratteristiche tossicologiche per l’organismo umano: chi volesse può consultare qui il Pdf della sua scheda tossicologica.
Indipendentemente dagli effetti acuti o cronici che esso può avere, il vero tema da affrontare è la sua presenza a livello ambientale.
Questo farmaco è spesso rilevato nelle acque destinate all’irrigazione, il che ne determina il grande rischio di entrare nella catena alimentare.
E’ fitotossico (tossico per le piante) e si accumula nei tessuti vegetali: questa duplice caratteristica rappresenta un rischio non soltanto per l’ambiente e la salute, ma anche per l’economia.
La produttività agricola è infatti a rischio in presenza di questo farmaco.
Una Soluzione Naturale Per Proteggere Dal Rischio
Il più importante problema da affrontare, dunque, è la diffusione ambientale dei farmaci.
La volcità di diffusione da un lato e l’imprevedibilità dall’altro, rendono quasi impossibile immaginare uno schema di intervento logico.
Le linee di dispersione risentono infatti di moltissimi fattori, ambientali e climatici, come anche del caso.
Ecco perché l’ideale è poter disporre di elementi naturali “già sul posto” pronti ad assorbirli nelle zone di probabile presenza.
Questo è esattamente quello che si può fare con la Calla nei confronti della Enrofloxacina (ed anche altri della stessa famiglia).
Pianta Della Calla E Farmaci
La chiave di tutto sta nel comportamento della Calla quando viene cresciuta in un suolo irrigato con acqua contaminata dal farmaco.
In questi casi, la concentrazione degli inquinanti può essere determinante.
La pianta della Calla, al contrario, mostra un comportamento decisamente sorprendente, che rende ragione di considerarla un’ottima candidata alla rimozione dell’Enrofloxacina e dei suoi “simili”.
Per quanto riguarda la quantità degli inquinanti, questa pianta funziona bene per concentrazioni che arrivano anche a 1000 microgrammi/L.
Un risultato molto buono, che può consentire un assorbimento costante e stabile nel tempo.
Gli Effetti Dei Farmaci Sulla Pianta Della Calla
Laddove si possono riscontrare segni di sofferenza o addirittura la morte degli elementi naturali, in altri casi, la pianta della Calla sopravvive molto bene.
Non solo: fino al livello di concnetrazione riportato in precedenza, non si registra alcun effetto (benché minimo) sulla potenziale riduzione di biomassa della Calla.
Questo vuol dire che, dal punto di vista “estetico”, anche la pianta di Calla che ha assorbito una importante quota di farmaci non lo dimostra.
Ma c’è di più.
L’Effetto Sui Fiori della Pianta di Calla
Il fiore è evidentemente molto importante ai fini commerciali per questa pianta.
Ebbene, così come per la biomassa generale, anche il fiore della Calla non dimostra alcuna compromissione.
Sia per quanto riguarda la forma, che per il colore.
In pratica, si può dire che una pianta di Calla che ha assorbito farmaci non sia distinguibile da una che non l’ha fatto.
Questo apre prospettive molto interessanti nell’ottica della creazione di una strategia completamente naturale basata sull’uso delle piante floreali.
Un Altro Valore Aggiunto Per La Pianta Della Calla
Quando si verifica l’assorbimento degli inquinanti da parte delle piante, è importante sapere dove questi stessi inquinanti sono trattenuti.
Nel caso della pianta della Calla, la massima concentrazione dei farmaci si trova a livello delle radici.
C’è anche una certa distribuzione degli inquinanti nelle parti più alte, anche se le concentrazioni rilevate sono inferiori, se paragonate a quelle evidenziate nelle radici.
Al secondo posto, per concentrazione di inquinanti, troviamo le foglie, quindi i bulbi, infine lo stelo del fiore.
Una distribuzione un pò a tutti i livelli della pianta, che comunque non ne compromette aspetto e vitalità.
Verso La Soluzione Ambientale Del Problema
Perché si può affermare che la pianta della Calla può “risolvere” almeno una parte del problema?
Soprattutto per una sua caratteristica molto importante, in riferimento all’azione assorbente dei farmaci ambientali.
Questa pianta non rilascia gli inquinanti una volta che li ha assorbiti attraverso le radici: una minima quota, per la verità, potrebbe essere persa, ma si tratta comunque di una quota trascurabile.
Una cosa di non poco conto, perché, oltre a testimoniare il valore ambientale, ha importanti implicazioni anche sul piano commerciale.
La pianta della Calla può crescere su aree contaminati dai farmaci (come l’Enrofloxacina) senza per questo rischiare di “uscire” dal mercato.
Quindi, può essere prodotta in modo “sicuro” indipendentemente dalle condizioni di crescita e non contribuisce al rischio di trasferimento della contaminazione.
Un Alleato Per La Pianta Della Calla
Insieme a questa pianta, ve ne è un’altra, con simili caratteristiche.
E’ lo Spatifillo, altra pianta ornamentale di gradevole aspetto e buona diffusione.
Senza dettagliare le sue qualità ambientali nello specifico, va comunque citata perché può avere una doppia funzione.
In alcuni casi può diventare un sostituto per la pianta di Calla, a seconda delle disponibilità.
In altri casi può diventare un supporto nell’ambito di una strategia più articolata.
Il suo comportamento ambientale nei confronti dei farmaci come l’Enrofloxacina è sovrapponibile a quello della Calla.
Una validissima opzione per differenziare l’intervento ed anche per rendere questa strategia di contrasto ai farmaci ambientali più versatile e duratura.
Conclusioni
La pianta della Calla si aggiunge a molte altre piante con fiori utilissime alla riduzione dell’inquinamento ambientale.
La presenza dei farmaci nell’ambiente, anche e soprattutto dopo la pandemia da COVID-19, sta determinando problemi che si manifestano e si manifesteranno con sempre maggiore intensità.
Ridurre l’emissione di questi microinquinanti è essenziale, ma non basta, dato il carico che ogni giorno viene immesso nell’ambiente, da una moltitudine di sorgenti non sempre ben identificabili (le cosiddette “sorgenti virtuali”, che ci sono, ma non si notano).
Disporre di elementi naturali come la Calla (ed anche lo Spatifillo in appoggio) è sempre più determinante per creare vere e proprie “barriere naturali” alla diffusione di molti inquinanti.
Il vero problema è nella percezione: in molti casi, non si percepisce l’importanze e nemmeno la rpesenza di questi rischi.
Si tratta però di risci reali, che vanno fronteggiati con un vero e proprio “esercito” di elementi naturali dislocati nell’ambiente.
Come una vera “strategia di guerra” per salvare il pianeta.
Questa è l’unica guerra giusta, per la quale tutti dobbiamo arruolarci.