Una delle piante ornamentali più importanti, perché in grado di adattarsi a svariate situazioni, è la Portulaca grandiflora.
Molto nota per le sue caratteristiche estetiche e diffusissima sul territorio, non viene però spesso considerata per alcune delle sue proprietà più interessanti.
Esse riguardano il suo possibile uso come strumento per contrastare l’inquinamento, in varie forme.
Ecco perché è importante scoprire le qualità di una pianta floreale che, proprio per la sua grande diffusione, può fare molto e bene per l’ambiente.
Poiché la Portulaca è adattabile a diversi contesti, sarà necessario approfondire il tema in successivi articoli dedicati.
Per oggi, l’attenzione si concentra su un aspetto importante soprattutto in determinate aree del pianeta.
Un tema spinoso, spesso nascosto, che proprio per questo è libero di creare problemi di giorno in giorno, senza riposo, così peggiorando la situazione costantemente.
Portulaca grandiflora: Utile E Versatile
La Portulaca grandiflora ha ottime possibilità di applicazione in materia di risanamento ambientale.
Prima di tutto, ha dimostrato buone capacità di assorbire inquinanti come i metalli pesanti dal suolo.
Inoltre, è stata spesso usata con efficacia nella realizzazione dei tetti verdi, per le sue particolari capacità di ritenzione degli inquinanti e della materia organica.
Questo è particolarmente importante per evitare che si verifichi una erosione del substrato nei tetti verdi, con rilascio di acqua, nutrienti ed altri inquinanti.
Proprio con riferimento a tale aspetto, l’uso della Portulaca è stato oggetto di numerosi studi che hanno l’obiettivo di migliorare sempre di più i benefici dei tetti verdi, sia per l’ambiente che per il clima.
Quando La Portulaca grandiflora E’ Utile In Altro Modo
In aggiunta a quanto in precedenza considerato, la Portulaca grandflora ha un valore notevole nella riduzione di un altro tipo di inquinamento.
Forse più subdolo, per certi versi, ma certo più impattante laddove il tessile, soprattutto la fast fashion, determina problemi eccezionali nel quotidiano di molti milioni di persone.
Proprio in contesti così complicati, la Portulaca può dare una grande mano a recuperare buoni livelli di salubrità ambientale.
Senza contare che, almeno con la soluzione presentata oggi, l’uso di una pianta ornamentale permette anche di contribuire al riciclo di materiali a loro volta pericolosi per l’ambiente.
Così valorizzandoli e sottraendoli alla quota di rifiuti prodotti dall’industria.
Portulaca grandiflora Vs Coloranti Sintetici
Sono proprio i coloranti sintetici: questo è il target del lavoro di risanamento ambientale della Portulaca grandiflora.
Una buona modalità per usare questa pianta ornamentale al meglio, è quella di costruire un “fito-tunnel”.
In pratica, si tratta di un vero e proprio tunnel in PVC (riciclato), il quale è riempito di Portulaca per tutto il corso della sua lunghezza.
Si deve immaginare quindi la creazione di un tunnel tappezzato internamnete di piante di Portulaca che devono essere in contatto diretto a livello delle radici con l’acqua che passa attraverso.
L’acqua che entra è contaminata dalla presenza di coloranti sintetici, ma anche e soprattutto di altri inquinanti, tipici degli effluenti dell’industria tessile.
All’uscita, come stiamo per scoprire, accade qualcosa di molto interessante.
Coloranti Sintetici Ma Non Solo
Oltre ai coloranti sintetici, la Portulaca grandiflora è stata applicata con successo per intervenire su altri inquinanti tipici dell’industria tessile.
Tra questi, abbiamo i seguenti:
- COD (domanda chimica di ossigeno)
- BOD (domanda biochimica di ossigeno)
- TOC (carbonio organico totale)
- EC (condicibilità elettrica)
- Torbidità
- TSS (solidi sospesi totali)
- TDS (solidi disciolti totali)
Questi inquinanti e parametri alterati della qualità dell’acqua si sommano alla presenza di coloranti sintetici.
Altra cosa di interesse, la Portulaca agisce nei confronti di un pò tutti i coloranti.
In questo, differisce rispetto ad altri elementi naturali che troveremo in seguito e che sono specifici per alcuni selezionati tipi di coloranti sintetici.
I Risultati Della Portulaca grandiflora Nei Confronti Degli Effluenti Del Tessile
Uno dei parametri più rilevanti ai fini del risultato finale è il tempo di contatto tra l’acqua contaminata e le piante di Portulaca grandiflora che si trovano all’interno del fito-tunnel.
La durata del contatto può essere di 60 oppure di 96 ore.
Dopo 96 ore di trattamento, si ha quanto segue:
- COD ridotta del 57%
- BOD ridotta del 45%
- TOC ridotto del 43%
- EC ridotta del 52%
- Torbidità ridotta del 76%
- TSS ridotti del 77%
- TDS ridotti del 77%
Sempre dopo 96 ore, la mistura di coloranti sintetici presenti si riduce del 24%.
Con tempi diversi, le cose cambiano.
Trattamenti Di Diversa Durata Hanno Una Diversa Efficacia
Quando l’acqua contaminata rimane nel fito-tunnel per un tempo di 60 ore, si ha quanto segue:
- COD ridotta del 49%
- BOD ridotta del 62%
- TOC ridotto del 41%
- EC ridotta del 63%
- Torbidità ridotta del 58%
- TSS ridotti del 71%
- TDS ridotti del 71%
Sempre dopo 60 ore, la mistura di coloranti sintetici presenti si riduce del 33%.
Questo significa che il trattamento più lungo e quello più breve hanno effetti diversi sui parametri.
Tali effetti non sono però proporzionali alla durata del contatto tra acqua e piante di Portulaca grandiflora all’interno del fito-tunnel.
L’Efficacia Della Portulaca Sulla Colorazione Dell’Acqua
Il parametro che forse più di tutti impatta a livello ambientale, al netto dell’importanza di tutti quelli riportati in precedenza, è la colorazione dell’acqua.
Quando l’acqua risulta pigmentata in modo innaturale, infatti, la preoccupazione e l’ostilità dei cittadini si fa (giustamente) sentire ed è quindi necessario intervenire.
Ebbene, dopo il passaggio all’interno del fito-tunnel che contiene le piante di Portulaca grandiflora, si ottiene un risultato importante.
Dopo 60 ore di trattamento, infatti, la decolorazione dell’acqua raggiunge il 90%.
Dopo 96 ore, invece il risultato è lievemente inferiore (87%).
Ancora in questo caso, non c’è proporzionalità tra la durata del trattamento ed il risultato che si ottiene.
Le Ragioni Dell’Efficacia Della Portulaca grandiflora In Questi Casi
Senza entrare troppo nei dettagli, è giusto ricordare che la Portulaca grandiflora agisce così bene nei confronti di alcuni parametri dell’acqua per una ragione specifica.
Infatti, è stata dimostrata l’intensa attività di alcuni enzimi a livello delle radici della pianta, quando essa viene in contatto con l’acqua contaminata degli effluenti del tessile.
Questi enzimi sono principalmente la lignina perossidasi, la tirosinasi ed altri ancora.
L’attività enzimatica riguarda in particolare le radici, che sono cruciali per l’assorbimento ed anche per la ritenzione degli inquinanti.
Tuttavia, proprio per l’attività di questi enzimi, il meccanismo di azione prevalente è quello della degradazione.
C’è quindi il rischio almeno potenziale di riscontrare effetti indesiderati, ma non in questo caso.
Portulaca grandiflora Come Strumento “Sicuro”
Al termine del trattamento, che sia di 60 oppure 96 ore, l’acqua fuoriesce dal fito-tunnel.
Poiché gli inquinanti e soprattutto i coloranti sintetici sono stati degradati, è importante controllare che non ci siano metaboliti tossici, derivati proprio dalla degradazione degli inquinanti.
Nel caso di questa soluzione, si sono rilevati alcuni metaboliti.
In seguito, questi metaboliti sono stati tutti testati per le caratteristiche di eventuale tossicità, ma i test hanno dato risultati negativi.
Pertanto, per quanto non esista nulla di veramente “sicuro” al 100%, si può comunque affermare che i prodotti della degradazione non sono tossici.
Quindi, l’acqua risultante è di qualità molto più elevata di quella entrata con gli effluenti.
Un’Attenzione Particolare Anche Per La Struttura
Solitamente il fito-tunnel è realizzato in PVC, tuttavia, per varie ragioni, la struttura entro la quale inserire le piante di Portulaca grandiflora può essere realizzata con un diverso materiale.
Pertanto, a seconda del materiale scelto, bisogna considerare la possibilità di rilascio di microplastiche e/o altri inquinanti.
Per essere più “sicuri”, è utile immaginare un’azione aggiuntiva di filtrazione di eventuali inquinanti che si possono essere aggiunti durante il trattamento, legati alla costituzione dei materiali che compongono il fito-tunnel.
E’ una precauzione spesso non necessaria e certamente molto avanzata, anche considerando la gravità del problema inziale, rappresentato da una qualità dell’acqua spoesso molto scarsa.
Comunque, per avere un approccio più “olistico”, è bene tenerlo presente.
Conclusioni
La Portulaca grandiflora è una delle piante ornamentali più interessanti anche e soprattutto per la sua diffusione ubiquitaria.
Il fatto poi che sia uno dei componenti di molti tetti verdi, denota la sua potenziale importanza anche in materia di riduzione dell’inquinamento urbano.
La soluzione di oggi dimostra un fatto interessante, che spesso non viene adeguatamente preso in considerazione.
Talvolta, la durata di un trattamento non restituisce necessariamente risultati migliori: pertanto, è importante saper calcolare le tempistiche per la massima efficacia così evitando il rischio di perdere parte del beneficio.
In questa soluzione, i tempi sono molto ragionevoli e non esistono impedimenti tecnici.
Altamente replicabile, efficace su più fronti, migliorativa di uno dei settori più altamente impattanti che ci siano nel mondo.
Una vera “gemma” da conoscere ed applicare.