Per qualsiasi programma di sviluppo, la risorsa più importante, la materia prima più preziosa, è sempre e solo il cittadino: così la Fabbrica cominciava l’articolo dedicato ad un esempio straordinario di smart city. Ma cosa è una smart city? Smart mobility, pianificazione urbana, energia e ambiente sono solo alcuni dei temi per fare progetti smart city. C’è molto di più.
Un esempio che ha fatto scuola non tanto per le “cose tecniche” che sono state implementate, quanto per la mentalità e la programmazione che hanno reso questa città, a detta di molti, la più sostenibile del mondo (sia sul piano climatico che ambientale).
Stiamo parlando di Curitiba, nello stato brasiliano del Paranà. Proprio in Brasile, a partire dagli anni 70 (del XX° secolo) in avanti, c’è stata una spinta notevole verso la sostenibilità, che ha raggiunto il suo apice nella determinazione di quella che dobbiamo considerare la smart city per eccellenza.
Vedremo quindi alcune cose che sono alla base di tutto, non tanto sul piano tecnico dell’innovazione quanto su quello organizzativo.
Così da definire che prima di tutto, prima di qualsiasi innovazione “smart”, serve avere una visione, un’idea di futuro, che può essere ottenuto anche senza tecnologie. Del resto, ciò che conta davvero, è la qualità della vita.
La tecnologia aiuta, ma senza una motivazione ed un obiettivo, non si riuscirà mai a fare davvero una smart city.
Smart City: Modello A Cui Tendere
Diciamo subito che la definizione ufficiale di smart city è piuttosto deludente, in quanto fa riferimento pressoché esclusivamente alle tecnologie digitali finalizzate ad ottimizzare servizi per i cittadini residenti.
In realtà, una smart city è molto di più, o dovrebbe esserlo.
Inutile avere un sistema “intelligente” di raccolta rifiuti, per esempio, se poi alle piazzole ecologiche tutto finisse nell’indifferenziato.
Oppure, tanto vale avere sistemi inteligenti per razionalizzare l’acqua, se poi nella stessa acqua fossero presenti inquinanti ad oggi non considerati dalla normativa.
Sono esempi volutamente estremi, giusto per rendere l’idea.
Il concetto di smart city deve riguardare programmazione ed integrazione con l’ambiente in modo da migliorare la qualità di vita delle persone.
Smart City: Caratteristiche
In termini generali, dobbiamo considerare le caratteristiche principali delle smart cities come segue.
Si tratta di città nelle quali, prima di tutto, l’applicazione concreta delle teorie dello sviluppo sostenibile non hanno portato benefici soltanto alla sfera ambientale e produttiva, ma anche ad altri settori (e lo stesso vale per il futuro).
Ad esempio la convivenza civile, la sicurezza, la salute, persino l’istruzione e la democrazia beneficiano di questo approccio integrato, che prescinde dalle tecnologie ed anzi le utilizza per supportare e rendere magari più veloce questo passaggio.
Sottolineiamo ancora una volta che una società che pensa all’ambiente e lo fa in modo corretto, determina come conseguenza un miglioramento di tutte le altre dimensioni del vivere civile.
Smart City: Esempio
E’ fondamentale che le città usino la tecnologia come supporto, non che diventino schiave di essa perdendo ogni umanità ed ogni relazione con la natura circostante.
Ecco perché d’ora in poi faremo esclusivamente riferimento alla storia ed al percorso di Curitiba.
Con la sua smart mobility e tutti i suoi progetti smart city, ne faremo il primo modello di riferimento.
Questo vale ancora di più perché, proprio negli anni in cui questa città metteva in opera queste azioni “smart”, in pratica la tecnologia non esisteva, o comunque era decisamente limitata.
Come a dire che una città è “smart” prima di tutto nella mente di chi la programma, non certo solo per l’uso di tecnologie digitali.
Tutto parte sempre da mentalità e volonta, come anche lo Yoga ci insegna.
Pianificazione Urbana Nelle Smart Cities
Curitiba, nello Stato del Paranà, con i suoi quasi 3 milioni di abitanti (considerando anche l’area urbana), rappresenta una sorta di “tempio vivente” per la sostenibilità ambientale ed il buongoverno.
Questo perché negli ultimi 30-40 anni le amministrazioni che la hanno governata hanno messo al primo posto la persona e la qualità della vita.
Hanno convenuto infatti che la tutela di questi due pilastri non potesse che creare una città più vivibile e sviluppata, nella quale si potesse guardare sempre al futuro con grande fiducia e serenità.
La pianificazione urbana comprende prima di tutto quella territoriale ed urbanistica.
Pianificazione Territoriale Ed Urbanistica
La pianificazione urbana di Curitiba degli ultimi 30-40 anni ha evitato accuratamente la “cementificazione” del territorio.
Inoltre, ha rivitalizzato il commercio con la creazione di apposite gallerie, ha delocalizzato le scuole e le strutture sanitarie affinché le periferie non diventassero semplici sobborghi ma avessero una vita sociale “da città”.
Inoltre è stato dato un grande impulso alla “piccola edilizia” a basso costo e quindi alla portata di tutti.
L’idea di fondo era che tutti avrebbero avuto diritto ad una casa dignitosa.
Governance Smart City
La prima cosa che permette ad una città di diventare davvero “smart” è la volontà politica, oltre che la programmazione.
Non esistono progetti smart city con sola pianificazione urbana, senza questo importante ingrediente.
Potremmo dire che la programmazione è frutto di una certa volontà politica, la quale deve vedere i cittadini in modo diverso.
Su questo punto, possiamo notare come a Curitiba le decisioni sulla vita politica ed amministrativa si decidono prevalentemente “dal basso”.
In termini pratici, questo significa che l’Amministrazione della città indica alcune strade percorribili.
Poi, sono i cittadini, variamente organizzati, che decidono di applicare nelle modalità più congeniali tali misure.
C’è quindi molta responsabilizzazione dei cittadini, i quali hanno il compito anche di spingere proposte ed idee basate sul riscontro pratico delle necessità incontrate nella vita di ogni giorno.
Come vedremo nel paragrafo finale, una responsabilizzazione dei cittadini non può prescindere da una corretta informazione degli stessi.
Smart Mobility
Andando più nello specifico delle misure adottate per promuovere un modello di sostenibilità ambientale, dobbiamo senza dubbio ricordare prima di tutto la mobilità. Nei progetti smart city, essa prende il nome di smart mobility.
Ebbene, senza troppe parole, la mobilità urbana a Curitiba è stata rivoluzionata.
Questo con il preciso obiettivo di non stravolgere la struttura del centro storico e degli edifici già presenti.
Così si sono modificate le “destinazioni d’uso” delle arterie stradali.
In pratica creando corsie dedicate ai mezzi pubblici che sono diventati delle vere e proprie “metropolitane di superficie“.
Questa innovazione in materia di smart mobility ha determinato una riduzione notevolissima dei tempi di percorrenza. Vi sono altre due corsie parallele che vanno l’una verso il centro, l’altra in direzione opposta.
Trattandosi di un servizio che trasporta con grande rapidità ed a bassi costi, in pratica più dell’80% dei cittadini di Curitiba si muove con i mezzi pubblici.
Non solo, quasi il 100% si dichiara soddisfatto della sua scelta.
Questo ha consentito di ridurre drasticamente il numero di automobili che circolano sulle strade, con ovvi benefici per l’ambiente urbano.
Un esempio molto concreto di smart mobility nell’ambito della pianificazione urbana.
Progetti Smart City
Il progetto forse più rappresentativo è il progetto “Spazzatura Non E’ Spazzatura“.
Va detto che è difficile obiettivamente sceglierne uno data la moltitudine di “progetti smart city” realizzati negli anni.
Tuttavia, tale azione merita di essere conosciuta bene, perché virtualmente replicabile in ogni luogo.
La campagna “Spazzatura che non è spazzatura” realizzata dall’amministrazione della città, ha determinato una decisa spinta a tutte le migliori prassi per il riciclo.
Prima di tutto, la costruzione di “centri per il riciclo” realizzati a loro volta con materiali riciclati per creare occupazione soprattutto a vantaggio dei più poveri e degli emarginati.
Grazie alla smart mobility, nessuna parte della città è rimasta indietro.
Così, con una tambureggiante campagna informativa, si è arrivati a raggiungere una percentuale di riciclo importante, almeno dei 2/3 dei rifiuti prodotti.
La quasi totalità di questi rifiuti sono successivamente venduti per creare un circolo virtuoso fatto di nuova impresa.
Potremmo a conti fatti dire che la “materia prima seconda” è nata così.
Smart City Ed Occupazione
Il tema occupazionale è sempre di grande attualità ed anche in questo una smart city che si rispetti riesce a fare davvero molto.
Non è questione di tecnologie in senso stretto, ma di idea di sviluppo e di inclusione sociale.
Nello specifico, questo tipo di pianificazione urbana stimola l’occupazione anche in due altri modi.
Il primo, attraverso i lavori di pulizia nell’ambito delle bidonville (che contribuiscono a loro volta a ridurre l’incidenza di patologie infettive).
Il secondo, tramite l’assegnazione a molte famiglie di piccoli terreni da adibire ad orto (per una produzione locale sostenibile “a filiera corta”).
Tante volte (se non tutte) sono proprio le cose più piccole e se vogliamo umili a rendere una città davvero “smart”.
Smart City: Architettura
Anche l’edilizia ha un ruolo molto importante in fase di pianificazione urbana nei progetti per una smart city.
Interessantissimo anche il fatto che gli edifici residenziali hanno una superficie edificabile molto maggiore se si trovano in prossimità del “viale degli autobus”. La superficie edificabile diminuisce invece proporizionalmente man mano che ci si allontana.
Questa è l’integrazione della smart mobility nei progetti smart city.
L’idea alla base è quella che non si deve favorire la congestione in lontananza dalle grandi arterie di comunicazione.
Smart City: Vantaggi E Svantaggi
Esistono tantissimi vantaggi da considerare in materia di smart city, anche se la cosa più interessante è la seguente.
Di fatto, una buona pianificazione urbana, come accade a Curitiba, permette di “puntare” su alcuni vantaggi rispetto ad altri.
La smart mobility precedentemente descritta è solo uno tra i tanti.
Questo permette di fare una scala di priorità. Sembra una cosa “normale” ma, dato che il livello di sostanibilità è molto più altro in generale, puntare su un vantaggio non significa perdere gli altri.
Questo, alla fine, è il vero “progresso” e la vera “anima” di una smart city.
Una città che otttiene risultati eccellenti in alcuni settori ed altri, magari meno clamorosi, comunque decisivi per il miglioramento sostanziale della qualità di vita delle persone.
Concentriamoci adesso sui vantaggi specifici del caso di Curitiba, mentre per i cosiddetti “svantaggi” faremo un discorso un pò più generale.
Smart City: Vantaggi
Tra i vantaggi, ve ne uno che nella città di Curitiba è stato davvero eccellente.
La maggiore partecipazione ed anzi il coinvolgimento diretto dei cittadini nella pianificazione urbana ha avuto come conseguenza, fin da subito, una grande spinta all’imprenditorialità ed alla nascita di nuove imprese.
Con un clima proattivo di questo tipo non difficile immaginare che la maggioranza di queste nuove imprese siano “green”, proprio per l’importanza e le potenzialità del settore.
Unitamente a questo, tutte le numerose comunità di stranieri sono valorizzate e tutelate sul piano culturale e della rappresentanza.
Solo per fare degli esempi, Curitiba ospita una numerosissima comunità di polacchi nel mondo, ma anche molti italiani, soprattutto provenienti dal Veneto.
Poi ancora ucraini, giapponesi ed una nutrita comunità ebraica che conta tra le sue file anche l’ex sindaco Lerner.
Il primo cittadino che più di altri nei suoi tre mandati ha realmente cambiato il volto della città.
Svantaggi Smart City
Non esistono veri e propri svantaggi quando una città è programmata in un certo modo.
Questo perché ogni possibile “effetto collaterale” previsto dalla pianificazione urbana ha già in se una soluzione in armonia con l’ambiente circostante (o dovrebbe averla, trattandosi di smart city).
Esistono però ancora delle lacune per l’integrazione ottimale di alcune pratiche.
Una mancanza ancora rilevante è in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, cosa importante nel contesto di una città che diventa sempre più “smart”.
In particolare, ad oggi il tema della salute e sicurezza sul lavoro non ha un sufficiente spazio nell’ambito della programmazione di una città intelligente.
Un altro punto merita una speciale menzione.
Si tratta di una pianificazione urbana che possa tenere conto, fin da subito, delle polveri urbane e della loro evoluzione nel tempo e nello spazio.
Allo stesso tempo, si considerano le conseguenze dirette ed indirette che esse possono avere sulla salute pubblica.
Diciamo pure che una vera “smart city” dovrebbe essere dotata di un piano urbano sia per la difesa naturale che per l’immunizzazione dell’ambiente.
Diventerebbe una garanzia assoluta, supportata da tutti i progetti smart city, a partire dalla smart mobility.
Questo a garanzia del minimo effetto dei fattori di rischio ambientali e climatici (che possono essere drammatici, come nel caso del Lago di Aral).
Il tutto dovrebbe partire dalla ristrutturazione degli ambienti esistenti, sia visibili che sommersi.
Si tratta comunque di piccoli aspetti da calibrare, nel contesto di una pianificazione già di impatto positivo su ambiente e salute; le tecnologie in tutto questo sono di supporto, non certo il fulcro dell’azione.
Smart City E Sostenibilità
Vivere in una città smart è importante per tanti motivi.
Non ultimo, quello della salute pubblica, considerando che la qualità di vita migliora sia in senso fisiologico che psicologico.
Aspetto a sua volta correlato con la soddisfazione personale e la produttività al lavoro.
Il ruolo di Curitiba è ed ancora sarà molto importante in tutto il Sud America.
Il suo esempio ha spinto alla sostenibilità varie altre città, come Santiago del Cile e San Paolo, che stanno ottenendo a loro volta importanti risultati. In tema di smart mobility soprattutto, ma anche altri progetti smart city.
C’è un punto molto importante nelle relazioni tra sviluppo in senso smart e salute pubblica.
Riguarda la qualità dell’aria, che necessita sempre di una grande attenzione e pianificazione strategica.
Ci sono linee guida ed indicazioni che vanno seguite, anche se il caso di Curitiba ci insegna che è possibile anticipare i tempi.
Grazie a questo, una buona pianificazione urbana può fare in modo che non vi sia la necessità di “cambiare un trend”, se si agisce prima e si evita che detto trend diventi reale.
Smart City: Ambiente Al Primo Posto
In tema di ambiente, è importante sapere cosa fare e soprattutto come far camminare insieme sviluppo urbanistico e sostenibilità.
Quest’ultima, necessita di un significato reale, non generico ed interpretabile alla meglio.
A proposito di acqua, la città di Curitiba ha dovuto fronteggiare alcuni problemi molto importanti, data la sua posizione compresa tra due grandi fiumi.
A partire dagli anni ’60, in seguito alla comparsa delle prime bidonville, si verificavano frequenti inondazioni.
Erano dovute alle difficoltà di scarico dell’acqua per la presenza di questi nuovi insediamenti.
Attraverso una serie di misure atte a limitare la pavimentazione dei suoli, la costruzione di piccole dighe, la piantumazione di alberi a fare da barriera ed una attività molto intensa di protezione degli argini, le cose sono migliorate.
Dei rifiuti abbiamo già detto, un vero “marchio di fabbrica” per la città di Curitiba.
Un segnale che davvero, quando vi è creatività e capacità amministrativa, non è necessario rifugiarsi nella tecnologia per sperare di essere un pò più smart.
Curitiba Ed I Rifiuti
C’è poi un’altro bel progetto da citare, che si chiama “Scambio verde“.
Questo progetto prevede l’arrivo di un piccolo furgone deputato alla raccolta dei rifiuti nelle nuove bidonville, soprattutto negli spazi più stretti e normalmente inaccessibili.
Tale furgoncino recupera i rifiuti e consegna agli abitanti dei ticket grazie ai quali essi potranno ottenere cibi che sono stati comprati a basso prezzo dall’amministrazione perché vicini alla scadenza oppure risultanti da eccessi di magazzino.
In questo modo, non solo si stimola la raccolta differenziata, ma si migliorano le condizioni igieniche delle aree più depresse della città.
Senza contare che si mette un freno deciso anche alle patologie da deficit nutrizionale che spesso purtroppo affliggono le comunità più povere, a partire dai bambini.
Smart City, Smart Citizen?
In una frase potremmo sintetizzare un concetto: “non dite ai cittadini quello che vogliono sentire, piuttosto dite loro quello che devono sapere“.
Non entriamo in polemiche politiche, ma dobbiamo dimenticare orientamenti quali i facili populismi, le soluzioni sempici ai problemi complessi e gli slogan.
Ognino dei precedenti finsice per allontanare drammaticamente da ogni minima possibilità di creare una “smart city”.
Si fa presto a capire il perché. Quando i cittadini sono i primi a non essere “smart”, potete dare loro tutta la tecnologia del mondo e la useranno in malo modo.
Potete togliere le tecnologie a cittadini che invece sono “smart” ed essi continueranno a rendere la città intelligente.
Questo si vede bene nella smart mobility, dove il “buonsenso civico” è un ingrediente essenziale per evitare congestioni. In generale, tutti i progetti smart city necessitano di una mentalià smart da parte dei fruitori, i cittadini, che ne sono protagonisti assoluti.
In certe condizioni, la politica è una spinta per la creazione di città davvero intelligenti, al tempo stesso può essere l’esatto contrario.
Questo è un punto decisamente dolente ed anche un pò triste, se vogliamo.
Infatti, non dipende da particolari strategie o programmi, men che meno dalle tecnologie.
Essere smart è una cosa prima di tutto culturale, il resto viene dopo.
Conclusioni
La sostenibilità sociale e quella ambientale si aiutano molto e, in svariate occasioni, l’una non riesce a convivere senza l’altra.
Questo è il più grande insegnamento che la città straordinaria che abbiamo conosciuto ci lascia, per adesso e per il futuro.
In 30 anni di ottimo governo, le amministrazioni hanno sempre messo al primo posto il bene della persona e la sostenibilità ambientale, intesa nel suo senso più ampio.
Così, Curitiba è una città che presenta standard di qualità della vita assolutamente inarrivabili per moltissime città “occidentali”.
Potrebbe persino essere è una sorta di città della “eco-fantascienza” per molti amministratori locali, in Italia ed in Europa. Ciò vale per tutti i progetti smart, uniti ad una smart mobility che ancora fatica ad essere compresa dalle nostre parti.
Questo perché molti faticano ad immaginare i vantaggi anche economici di misure basilari come il riciclo municipale o il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti.
Curitiba ci ha dimostrato e ci dimostra tutt’ora che per fare grandi cose e costruire una società all’avanguardia in molti casi non servono né grandi investimenti, né grandi opere, né project financing.
Serve solo una cosa, la volontà vera di considerare il cittadino protagonista attivo.
Da qui, lavorare con lui per un progetto comune, magari rinunciando a qualcosa, ma diventando artefici di quello che molti definiranno come un vero e proprio miracolo.
Obrigado, Curitiba!